Cosa si intende con “Pezzotto”?
Il Pezzotto è un dispositivo hardware connesso a internet, il cui costo oscilla fra i 40 ed i 400 euro a seconda delle caratteristiche tecniche, in grado di accedere alle IPTV illegali.
Considera che non costituisce illegalità né vendere né acquistare questi dispositivi, anzi alcune Smart TV con sistema operativo Android sono anche in grado di assolvere a questo scopo tramite l’installazione di applicazioni dedicate.
L’illegalità subentra quando, dopo l’acquisto (normalmente tramite la app Telegram) di alcuni codici, diventi in grado di fruire di tutte le piattaforme TV Pay con una spesa di poche decine di euro al mese.
Sky, Dazn ma anche Netflix o Disney+, nessuno è al sicuro da questo tipo di pirateria.
Ma quali rischi si corrono dal punto di vista della sicurezza informatica?
Il rischio maggiore non è quello di venir scoperto dalle Forze dell’Ordine, in quanto esse hanno maggiore facilità ad indagare sui pagamenti (normalmente affidati a Paypal o a ricariche di carte prepagate).
Il rischio maggiore del Pezzotto è che questo hardware diventi a tutti gli effetti un “cavallo di Troia”.
Anche se non hai particolare dimestichezza con l’informatica, devi sapere che i Trojan Horse sono una famiglia di virus informatici. Ispirandosi all’Odissea, il Cavallo di Troia porta nella tua casa o nella tua azienda una minaccia sotto spoglie apparentemente innocue.
Il classico virus però è considerato un programma malevolo sul computer da cui molti (anche se non ancora abbastanza) provano a difendersi con software antivirus più o meno efficaci.
Un antivirus, tuttavia, protegge esclusivamente la macchina su cui è installato (e a volte nemmeno quella), dimenticandosi di tutto il resto della rete LAN.
Ecco che introducendo un hardware pirata è possibile far transitare attraverso la rete traffico illegale.
Un pezzotto può quindi diventare a tutti gli effetti un server proxy in mano a sconosciuti. Tradotto: stai consegnando le “chiavi di casa” informatiche ad un estraneo che potrebbe utilizzarle per far risultare in capo a te azioni malevole che lui compie online.
Se alzi le spalle di fronte a questo pericolo affermando che “non hai nulla da nascondere” devi ricordarti che il principale scopo di questi cybercriminali non è tanto rubare informazioni al privato cittadino quanto usare la sua identità digitale per scopi criminali.
Se il tuo computer può essere protetto da un antivirus, la quasi totalità delle abitazioni e delle PMI in Italia sono sprovviste di qualsiasi tipo di firewall e quindi non vi è nessuna difesa che possa proteggerti dall’azione del “Pezzotto”.
E qui subentra il secondo falso mito, quello di abbinare alla IPTV pirata una VPN per aumentare la tua sicurezza ed il tuo anonimato.
Questo è vero in parte: di sicuro qualora tu approdassi ad un servizio VPN serio, riuscirai a dissimulare il tuo indirizzo IP, ma tieni presente che il traffico continuerà a passare attraverso il tuo Pezzotto e il gestore della VPN saprà che sei tu a inviarlo.
Quindi, in caso di un’eventuale indagine, l’utilizzo di una VPN non ti aiuterà molto.
Quindi, in caso di un’eventuale indagine, l’utilizzo di una VPN non ti aiuterà molto.
Inoltre, anche i migliori servizi VPN comportano un restringimento di banda che potrebbe rendere impossibile fruire degli streaming, almeno non ad alta qualità, quando si utilizza una VPN.
Saper creare un router VPN è sicuramente una competenza da avere nel 2023, ma lo scopo deve essere quello di proteggere la rete propria e dei propri clienti, non quello di eludere il pagamento di abbonamenti per le Pay TV.
Saper creare un router VPN è sicuramente una competenza da avere nel 2023, ma lo scopo deve essere quello di proteggere la rete propria e dei propri clienti, non quello di eludere il pagamento di abbonamenti per le Pay TV.
Se vuoi imparare a farlo, durante il percorso di Elettrosistemista ti insegneremo come utilizzare ProtonVpn o NordVpn su Mikrotik, per creare una rete realmente sicura e anonima.