Secondo una statistica del Sole 24 ore, ormai il 97% dei sistemi di allarme utilizza il combinatore telefonico LTE come vettore principale di comunicazione. Nel 75% delle installazioni civili o commerciali, l’allarme si basa solo sul GSM per inviare allarmi e notifiche e per mantenersi connesso a internet.
Lo sai cosa significa questo?
Che se la sim all’interno del combinatore si ritrova senza credito o scaduta, il sistema d’allarme diventa quasi inutile.
Considera anche che moltissimi installatori sono soliti ad affidare al LTE l’intera capacità comunicativa del sistema d’allarme. Sempre meno persone infatti sfruttando la ridondanza della scheda di rete, anche laddove è presente una connessione a internet.
Vuoi per pigrizia, vuoi per la reale impossibilità di collegare la centrale al router.
A rendersi conto della necessità di creare un piano telefonico dedicato al mondo dell’antifurto sono stati per primi proprio i tre operatori telefonici nazionali: WindTre, Vodafone e Tim.
Ognuna delle compagnie da ormai più di un decennio ha dei piani ricaricabili dedicati al mondo della sicurezza e della domotica.
Tuttavia, il limite di questa soluzione ed in generale di tutte le sim è sempre lo stesso: la gestione è in mano all’utente finale.
Sicuramente ci sarà la persona coscienziosa e analitica che terrà sotto controllo il credito della sim.
Ma altrettanto sicuramente ci saranno decine di persone che faranno scadere la sim obbligandoti a manutenzioni improvvise, a interventi magari a ridosso delle ferie estive o di Natale.
Sostanzialmente, se sei un installatore che comincia ad avere un certo numero di impianti, semplicemente non puoi permetterti di affidarti al caso.
Ecco che diversi fornitori di sistemi di allarme hanno letteralmente invaso il mercato con le sim multioperatore. La maggior parte di queste sim appartengono a compagnie telefoniche spagnole e, in minor misura, ad aziende dell’est Europa.
Come funziona una sim multioperatore?
Sostanzialmente queste sim lavorano perennemente in roaming, grazie a degli accordi internazionali con i nostri operatori telefonici.
La leggenda vuole che la sim si connetterà all’operatore con il segnale più forte nella zona dell’installazione.
La pratica ci dice che, salvo lodevoli eccezioni, molte compagnie lavorano in funzione del minor costo amministrativo. Se la compagnia ha maggior convenienza ad agganciare i ponti Wind rispetto a quelli Vodafone, lo farà.
Solo raramente esistono fornitori che ti danno la possibilità di forzare la sim sull’operatore che decidi tu, e verso costoro nutro il massimo rispetto.
Il problema più grande delle compagnie estere però è un altro.
Parliamoci chiaro, una sim è una sim, se hai minuti, sms e dati e la metti in un combinatore funziona.
Punto.
Trovo assurdo parlare di “qualità” di una sim.
Quello che conta è l’affidabilità del fornitore. In risk management si parla di “viability supplier”.
Se la compagnia estera sparisse o fallisse, tanti saluti alle tue sim. Decine, magari centinaia di impianti si troverebbero contemporaneamente senza connettività.
Ti immagini se tu dovessi, nel giro di dieci o quindici giorni al massimo, dover sostituire a tue spese le sim dei combinatori di tutti i tuoi sistemi d’allarme?
Del resto, come puoi verificare la solvibilità o l’affidabilità di una azienda estera?
In Italia hai perlomeno i bilanci pubblici, ma all’estero?
Quando nel 2018 ho creato GSM-ALT la mia società era formata da…me stesso.
Vendite, spedizioni, rapporti coi fornitori, assistenza.
Quindi semplicemente non avevo la forza per mettere su un servizio che poi mi potesse causare problemi avidi di tempo. Fin da subito ho deciso di puntare sui principali fornitori di telefonia nazionali.
Volevo offrire un servizio che fosse affidabile fin dalle fondamenta. E le fondamenta erano rappresentate dalla scelta del fornitore più solido in Italia in quel momento.
Complice un rapporto di conoscenza, ho iniziato con Vodafone e ora ho allargato il parco dell’offerta con WindTre, dall’estate del 2023.
L’obbiettivo di GSM-ALT non è quello di fornire all’installatore una sim che telefoni. Per quello basta qualsiasi negozio di telefonia.
In GSM-ALT al contrario la sim è marginale. GSM-ALT è un servizio che gestisce la connettività dei tuoi impianti da ogni punto di vista: tecnico, amministrativo e logistico.
“Sì ok Federico, ma anche tu potresti sparire giusto?”
La domanda è lecita e me la sono fatta io per primo. Così, già da subito, ho assicurato la mia società perché essa possa operare e mantenere i suoi servizi anche in caso di mia dipartita.
Nella peggiore delle ipotesi, anche se sparissi dalla faccia del pianeta, una polizza assicurativa coprirà ogni mio cliente. Dal primo all’ultimo.
Chiedi al tuo fornitore se ti può offire una garanzia del genere. Se ti dice di sì, allora basta rimani dove sei. Ma se esita…
E tu ti domanderai:
“Ma cosa ti importa?”
Voler offrire un servizio AFFIDABILE significa essere pronti al peggior caso possibile.
Se tu avessi affidato i tuoi impianti ad una compagnia telefonica che può sparire nel nulla, significa esporsi al rischio di dover di colpo disattendere centiniaia di clienti rispetto al servizio che gli hai promesso.
Il danno economico che avresti (enorme) sarebbe comunque molto inferiore a quello reputazionale.
Io, che sono titolare di una piccola società che ha basato tutto sull’immagine e sulla reputazione, semplicemente non posso permettermi di disattendere i miei clienti.
Significherebbe, di colpo, bruciare anni e anni di lavoro.
Mentre una multinazionale o una società estera può sparire o cambiare idea dall’oggi al domani senza problemi, Federico non può.
Ecco perché ho veramente adottato ogni strategia possibile per offrirti il servizio migliore.
Vuoi sapere meglio di cosa sto parlando?
Richiedi un contatto con me su www.simperantifurto.it